martedì 30 settembre 2008

Lacrime per il salice piangente

Lo confesso, vedendo questo video ho pianto. E piangere per un albero è veramente cosa strana. La potenza dell'immagine cinematografica ( o video) può portare anche a questo. Una musica forte ed emozionante che accompagna con un'immagine fissa e accelerata il taglio, pezzo dopo pezzo, di un salice piangente che un po' alla volta scompare. Nel video appaiano anche alcune citazioni famose ( ne riporto due) :
"Gli alberi delle baie del nostro paese si sono tutti seccati.
Questi segni precorrono la morte o la caduta di un Re"
William Shakespeare
"Una società diventa grande quando gli uomini anziani che
la compongono si preoccupano di piantare alberi
anche se sanno che non siederanno mai alla loro ombra"
Proverbio Arabo
Che effetto farà la visione di questo video su di voi ?


venerdì 26 settembre 2008

The two trees.



William Butler Yeats (1865-1939)
Un poeta, una poesia, due alberi, 
una cantante, una canzone.
Il video:
Loreena Mckennit The two Trees

The two Trees
Beloved, gaze in thine own heart,
The holy tree is growing there;
From joy the holy branches start,
And all the trembling flowers they bear.
The changing colours of its fruit
Have dowered the stars with merry light;
The surety of its hidden root
Has planted quiet in the night;
The shaking of its leafy head
Has given the waves their melody,
And made my lips and music wed,
Murmuring a wizard song for thee.
There the Loves a circle go,
The flaming circle of our days,
Gyring, spiring to and fro
In those great ignorant leafy ways;
Remembering all that shaken hair
And how the wingèd sandals dart,
Thine eyes grow full of tender care:
Beloved, gaze in thine own heart.
Gaze no more in the bitter glass
The demons, with their subtle guile,
Lift up before us when they pass,
Or only gaze a little while;
For there a fatal image grows
That the stormy night receives,
Roots half hidden under snows,
Broken boughs and blackened leaves.
For all things turn to barrenness
In the dim glass the demons hold,
The glass of outer weariness,
Made when God slept in times of old.
There, through the broken branches, go
The ravens of unresting thought;
Flying, crying, to and fro,
Cruel claw and hungry throat,
Or else they stand and sniff the wind,
And shake their ragged wings; alas!
Thy tender eyes grow all unkind:
Gaze no more in the bitter glass.
 

I Due Alberi
Adorato, fissa lo sguardo nel tuo proprio cuore,
L 'albero santo sta crescendo là
Originano dalla gioia i sacri rami,
E i tremuli fiori tutti che ne vengono
I cangianti colori del suo frutto
Han dotato le stelle d'un'armonica luce
La certezza della sua occulta radice
Ha impiantato quiete nella notte
L'agitarsi della sua chioma frondosa
Ha donato alle onde melodia
E sposato le mie labbra con la musica
Per te mormorando una canzone di mago
Là i figli di Giove compongono un cerchio
L'ardente cerchio dei giorni che ci appartengono
Rotando, ergendosi su e giù
In quelle grandi vie frondose inconsapevoli
Ricordando la chioma tutta scossa
E degli alati sandali il guizzare
I tuoi occhi crescono pieni di tenera cura
Adorato, fissa lo sguardo nel tuo proprio cuore.
 
Non volger più l'occhio nello specchio amaro
Che i demoni, con la loro astuzia sottile
Innalzano di fronte a noi quando essi passano
O solamente per poco tempo fissalo
Giacché vi cresce un'immagine fatale
Che la notte tempestosa accoglie in sé,
E radici mezzo nascoste dalle nevi
E rami rotti ed annerite foglie.
Poiché cose malate portano a sterilità
Nel fioco specchio che recano i demoni
Specchio della stanchezza esteriore
Fatto allorché Dio dormì nei tempi antichi
 
Là, attraverso i rami rotti, vanno 
I corvi del pensiero senza riposo 
Volando, gridando, su e giù
Artiglio crudele e famelica gola
Oppur si fermano ed annusano il vento
E scuotono le logore ali; ahimè!
I tuoi occhi gentili divengono del tutto scortesi
 
Non volger più l'occhio nello specchio amaro.
Loreena McKennitt




lunedì 22 settembre 2008

L'albero
di
Maria Luisa Grimani

Maria Luisa Grimani
L'adieu da G. Apollinaire tecnica mista, 35 x 35 cm, 1977

Sto lavorando con delle tavolette di un legno molto particolare, leggerissimo, delicato, chiaro con venture semplici e regolari : la Paulownia tomentosa, un albero che proviene dalla Cina. E mi succede quello che già sperimentai con delle carte fatte a mano, rugose, neutre, naturalmente belle, pagine che dedicai al silenzio di John Cage. Il timore di sciuparle, di offuscarne la freschezza, l'immediatezza del linguaggio mi incute un particolare rispetto ed un'attenzione minuziosa nel lavorarle. La mia natura si piega alla natura delle cose e nel raccontare qualcosa di loro racconto anche me stessa. Ogni più piccola parte di un albero è un mondo a se stante, pronto per essere scoperto ed esaltato. Il cangiante cromatismo delle foglie, le venature del legno, la rugosità della corteccia, gli anelli del suo tronco, le diverse ramificazioni, le nascoste simmetrie, i nodi. Persino quando ridotto a sottili fogli, ci mostra la sua anima, ancora si rivela a noi nella più intima bellezza. Caro albero non finirai mai di stupirci! Esperto di stagioni, sensibilissimo alle variazioni del clima tende alle bellezze del cielo con sguardi d'astronomo e sonda le viscere della terra come fosse un abile speleologo. Trae nutrimento dall'humus, dal vento, dalla pioggia e una volta sradicato inizia a viaggiare e ad esplorare il mondo. Conoscitore dalla nascita di montagne impervie, dirupi, vallate, boschi, giardini nella sua maturità discende fiumi, attraversa città, arriva ai mari. E il simbolo di una continua metamorfosi. Foglie, fiori, radici essiccate, essenze ed oli profumati, travi di sostegno, colonne portanti, tavoli per convivi, scacchiere per i nostri giochi, ed è solo un inizio. Ritornando alle tavole sulle quali sto lavorando quanti possibili racconti, suoni, colori! Spero solo di non tradirle!

(Monza 1 Luglio 2000)

Maria Luisa Grimani

L'associazione Adea amici degli alberi
presenta
Avis d'abattage
un film di Veronique Madre

Domenica 28 Settembre ore 21

( prima proiezione in Italia)

all'interno della rassegna Pianeta Selvaggio
organizzata a Villa Gordiani (Via Prenestina)
da
Ingresso gratuito
con Vincente Wallez ,Alonso Leal Morado, Francesca Giuliano, Joan Passicot
Musica di Nicolas Martin
Trama: Un barbone scopre con stupore che l'albero sotto il quale vive deve essere abbattuto. Comincia allora una protesta silenziosa e coinvolgente per difendere l'albero.

"Abbattere uno o più alberi antichi per realizzare un nuovo Centro Culturale dove realizzare mostre fotografiche sugli alberi. E' questa la situazione comica e paradossale descritta con grazia ed intelligenza nel film "Avis d'abbattage di Veronique Madre. Un film ideato e diretto dalla parte degli alberi e che vede protagonista uno stupendo Cedro del libano con in sottofondo la musica ritmata e calzante di Nicolas Martin. La sua visione, consigliata ai politici, è un'occasione e uno stimolo per modificare l'attuale politica del progresso e del "fare meglio" che privilegia sempre più "scelte di cemento" a discapito del verde e degli alberi verso scelte diverse più naturali ed ecologiche.
Antimo Palumbo

venerdì 19 settembre 2008

I love you for ever

Un cuore colpito dalla freccia di Amore con all'interno le due iniziali quelle degli amanti che si ameranno per sempre. E questo da sempre una scrittura rituale che giovani innamorati compivano giurandosi amore eterno sui tronchi degli alberi. In particolare poi nel libro "Gli alberi degli amanti perduti" di Maria Montefiore i due protagonisti incidono le loro iniziali su un grande ombù una Phytolacca dioica. Albero dal tronco ricco di acqua e che per questo dopo diversi anni riesce a risistemare i danni subiti sul tronco e magicamente fa scomparire le iniziali degli amanti incise e così realizzare i loro desideri espressi al momento della scrittura del disegno.
Noi sappiamo come amici degli alberi che scrivere sugli alberi con gli spray, incidere i tronchi con coltellini i propri nomi e magari attaccare con la spara punti dei volantini pubblicitari è qualcosa che va contro ogni etica. Ricordiamoci che gli alberi sono esseri viventi fatti di cellule come noi. A chi verrebbe in mente di attaccare sulla schiena di Filippo Degli Umani il cartello "Affittasi appartamento zona Università?" (anche perché Filippo si muove e difficilmente se lo farebbe attaccare). Quindi se vi capita di trovare cartelli o volantini attaccati anche con lo scotch toglieteli e gli alberi ve ne saranno grati. Intanto dato che però agli alberi piace interagire con gli uomini ecco un simpatico sito dove (se innamorati) potrete segnare virtualmente le vostre iniziali e suggellare per sempre il vostro amore. Nel sito è anche possibile scegliere tra 4 alberi differenti , un'occasione per scoprire e conoscere alberi nuovi. Avanti, non siate timidi e seguite la freccia di Cupido, cliccando sul link :
L'immagine è "Cupido"
studio da opera Parmigianino -
Gabinetto Disegni e Stampe Museo Capodimonte Napoli-
matita su marmo giallo d'Egitto

Gli spiriti degli alberi di Paolo Chiari



Riceviamo da Paolo Chiari di Firenze e pubblichiamo alcune foto sui suoi lavori dedicati agli spiriti degli alberi. Spiritelli boschivi simpatici e strampalati.
Paolo Chiari
Gli spiriti degli alberi

Gli "Spiriti degli alberi" sono spiritelli boschivi, anime del legno e protettori della casa e delle persone. Sono dono di alberi annosi, con terra, colore e magia. Tutti diversi, come gli alberi e le anime. Lasciate che vi scelgano. Gli Spiriti degli Alberi sono pezzi unici, modellati uno ad uno su pigne e legni raccolti nei boschi. Sono il ritorno ad una dimensione manuale, diretta, intima. Piccole visioni che prendono forme diverse. Per questa loro natura sono prodotti in quantità assai limitata. I legni usati sono raccolti esclusivamente da terra e con moderazione, in boschi, fiumi e litorali, nessuna pianta viene mutilata, né il sottobosco depredato. Il legno delle cornici è materiale di recupero. Di regola nessun pezzo di legno, corteccia o pigna subisce modificazioni o tagli, ma solo aggiunte in base alla fisionomia che esso stesso invita a costruire. Se qualcuno ne volesse qualcuno o avesse pezzi di legno strani su cui intervenire (bizzarro, ma me ne stanno portando qualche volta) potete contattarmi a questo indirizzo di posta (paolo@paolochiari.it)