giovedì 27 maggio 2010

Lo Sposalizio dell'albero

di Gabriella Sica

Ogni anno nel giorno dell'Otto maggio si svolge a Vetralla, sul Monte Fogliano e nei pressi dell'eremo di Sant'Angelo in provincia di Viterbo, una cerimonia di antica tradizione pagana : lo sposalizio dell'albero. Gabriella Sica, poetessa e scrittrice, nonché amica degli alberi, nata proprio a Viterbo, ha dedicato a questa festa degli alberi che si tramanda da secoli e che ancora oggi ha mantenuto il suo aspetto sacro e suggestivo una sua poesia pubblicata nella raccolta "Poesie familiari" Roma, Fazi, 2001.

Lo sposalizio dell’albero

All’eremo di Sant’Angelo tra i raggi
nel bosco sacro come un duomo aperto
e musica degli uccelli in concerto
due cerri o forse castagni o faggi

si sposano ogni anno a maggio. Ornati
di rose e narcisi e leggiadria
come i fedeli sposi di Tarquinia,
non a due ma a una fede vincolati.

Noi quest'anno ci siamo stati e a questo link potrete avere altre informazioni sulla festa. Quello che segue è invece il link al sito di

Gabriella Sica

lunedì 10 maggio 2010

Populus
tra i rami dell'infinito.
365 immagini di Paola Doretto



Noi piantiamo gli alberi e gli alberi piantano noi,
poiché apparteniamo gli uni agli altri e dobbiamo vivere insieme.”
Joseph Beuys, 1921-1986
Si è inaugurata l' 8 Maggio 2010 presso il Convento di San Francesco a Pordenone l'installazione artistica con le foto di Paola Doretto e la musica di Teho Teardo dedicata ad un Pioppo : un Populus nigra. L'artista incontra quest'albero bello e dalle foglie verdi e parlanti mosse dal vento, per la prima volta nel parco del Seminario di Pordenone nella primavera del 2005. Dal nove dicembre di quello stesso anno inizia a fotografarlo ogni giorno fino all’otto dicembre del 2006 . Nell’estate successiva viene sdradicato da una tempesta. L’installazione è stata realizzata con decine di fitocelle di pioppo. Le 365 fotografie del pioppo , suddivise per stagione, sono esposte in un espositore in legno di quattro metri accanto a un reticolo in tondino di ferro che sostiene foglie di pioppo seccate. Luci tangenti illuminano le strutture, voci femminili recitano poesie con il sottofondo delle musiche composte per l’evento da Teho Teardo. Scenografie olfattive e aree di “raccoglimento” completano la suggestiva installazione. Le fitocelle di pioppo saranno piantate alla fine della mostra nel territorio del Comune di Pordenone.
Populus
tra i rami dell'infinito.
365 immagini di Paola Doretto
Dal 9 al 30 maggio 2010
presso il
Convento di San Francesco - Piazza della Motta - Pordenone
dal martedì al venerdì ore 16.00 – 20.00,
sabato e domenica ore 10.00 – 20.30
Ingresso libero
contatti
attivitaculturali@comune.pordenone.it

giovedì 6 maggio 2010

L'albero della Notte triste

La notte triste è quella del 30 Giugno del 1520 quando gli uomini di Hernan Cortes furono quasi completamente annientati dai guerrieri Aztechi nella battaglia di Tenochtitlan, oggi Città del Messico. E la leggenda vuole che mentre Cortes scappava, per riorganizzare le forze spagnole, abbia trovato un attimo di ristoro, insieme alla sua amante traduttrice La Malinche, per piangere i suoi uomini perduti (fu una vera e propria carneficina) sotto la chioma di un albero un Taxodium mucronatum, o Cipresso di Montezuma, chiamato anche Ahuehuete (āhuēhuētl) che in lingua Nauthl significava " vecchio uomo immerso nell'acqua". Una storia antica che ci insegna che gli alberi possono servire a far ritrovare la loro umanità fatta di sentimenti e passione anche a spietati condottieri portati a confrontarsi con durezza nelle battaglie della vita. I resti dell''albero originale, si trovano a Popotla, una zona periferica di Città del Messico, un albero che ha subito diversi danneggiamenti negli anni tra i quali l'ultimo nel 1980 , ad opera di un ubriaco che l'ha incendiato con petrolio. Secondo alcuni però l'Ahuehuete originale si troverebbe in altra zona. Altro Taxodium mucronatum e Albero della notte triste e con quasi 400 anni di vita si trova nello splendido parco El Retiro di Madrid. Albero quest'ultimo famoso perchè riusci a sopravvivere all'occupazione dell'Esercito francese del 1808 che anzi per la sua grandezza e la robusta forma angolare dei suoi rami lo utilizzò per piazzarci sopra un cannone della sua artiglieria. Postiamo quindi due video che documentano meglio (il testo è in spagnolo) la storia di questi due alberi straordinari.

Nel primo video scopriamo la storia de "La noche triste" e dell'albero originale del quale rimangono ancora dei resti a Città del Messico.

Nel secondo video possiamo invece vedere la bellezza dell'antico e maestoso "albero de la noche triste" che si trova nello splendido Parco di "El Retiro" a Madrid.

mercoledì 5 maggio 2010

Associazione Adea amici degli alberi
presenta
Domenica 16 Maggio 2010

Una giornata all'Orto Botanico di Napoli

in compagnia di Antimo Palumbo


In occasione dell'apertura domenicale straordinaria per la Manifestazione "Maggio dei Monumenti", Antimo Palumbo, storico degli alberi e Presidente dell'Associazione Adea amici degli alberi, condurrà una visita gratuita all' Orto Botanico di Napoli, famoso per le sue svariate collezioni botaniche. Dopo una breve introduzione ed omaggio alla memoria del suo instancabile creatore: il botanico e poi Senatore del Regno d'Italia Michele Tenore ci sarà la possibilità di visitare liberamente l’Orto, scoprendone i suoi alberi , il meraviglioso felceto e i suoi viali fioriti e profumati.

Programma

10.00 - Ritrovo all'ingresso principale.
10.15 - 10.30 La storia dell’Orto Botanico e Omaggio a Michele Tenore.
10.30 - 13.00 Visita libera all'Orto Botanico.

L’appuntamento è davanti all’ingresso dell’Orto Botanico in Via Foria 223 Napoli. La partecipazione all’incontro è a numero chiuso (max 25 persone) è gratuita ed è riservata ai soci dell’Associazione Adea amici degli alberi. Per iscriversi è necessario un messaggio alla segreteria telefonica del 06/43.86.318. entro le ore 21 di Venerdì 14 Maggio o un sms di conferma al numero 339/762.50.85 entro le ore 21 di Sabato 15 Maggio.

Per ulteriori informazioni

amicideglialberi@hotmail.com