mercoledì 28 aprile 2010

Le betulle di Alda Merini
Alda Merini (1931-2009)
Riceviamo da una nostra lettrice (o lettore) che si firma justmybabyboy questa bellissima poesia della poetessa italiana Alda Merini scomparsa il 1 Novembre dello scorso anno. Una poesia dedicata agli alberi e ai sogni e intitolata "Tu non sai". L'accompagniamo con l'immagine del bosco di betulle che il pittore Gustav Klimt dipinse nel 1903. Un invito a vivere la primavera degli alberi che in questo periodo sono nel loro massimo splendore : " si, lasciamo che la poesia e i poeti volino tra i loro rami fioriti".
Tu non sai
Tu non sai : ci sono betulle che di notte levano le loro radici,
e tu non crederesti mai che di notte gli alberi camminano
o diventano sogni.
Pensa che in un albero c'è un violino d'amore.
Pensa che un albero canta e ride.
Pensa che un albero sta in un crepaccio
e poi diventa vita.
Te l'ho già detto : i poeti non si redimono,
vanno lasciati volare tra gli alberi
come usignoli pronti a morire

Gustav Klimt "Birch Forest" 1903

martedì 27 aprile 2010

Gli alberi non sono pali
La miracolosa fioritura di un Ipe amarelo
a Porto Velho in Brasile.
Tagliato e poi piantato in terra come un palo della luce. Ma l'albero di Ipe Amarelo, una Tabebuia chrysotricha (Mart. Ex DC) Standl. , che si trova nella piccola cittadina di Porto Velho capitale dello stato di Rondonia a 3500 chilometri da Porto Alegre ha deciso di non morire. Il suo apparato radicale ha ripreso a funzionare e nel giro di qualche anno e tornato a regalare gioia e bellezza agli umani con i suoi meravigliosi fiori. Eccolo immortalato nella foto di Leandro Barcellos tratta da un articolo di Regina Motta uscito sul blog brasiliano Paisagismo digital dedicato al verde e all'ambiente.
Tabebuia chrysotricha
Il genere Tabebuia appartiene alla famiglia delle Bignoniaceae, comprende circa cento specie di alberi dai fiori molto colorati e spettacolari e deve il suo nome a Paul Carpenter Standley che lo chiamò così riprendendo una parola indigena che vuol dire legno della mosca , forse perchè il suo legno resiste ai danni delle mosche. La Tabebuia chrysotricha (Mart. ex DC.) Standl. , chiamata anche Golden Trumpet Tree (albero dalla tromba dorata, il nome della specie invece significa "capelli dorati" ) ha crescita rapida e i suoi fiori campanulati e ricchi di nettare, sono l'emblema floreale del Brasile, dove è molto diffuso lungo le strade ed è chiamato più familiarmente Ipe amarelo (Ipe giallo).

sabato 10 aprile 2010

Hitachi tree
L'albero del sole nascente


Torniamo a parlare di canzoni dedicate agli alberi dedicando questo post ad un albero molto famoso in Giappone: l'Hitachi tree (Hitachi vuol dire "sole nascente" quindi albero del sole nascente). Un albero dalla grande chioma e dalla perfetta simmetria e con misure incredibili ( 25 metri di altezza, la circonfernza del tronco di sette metri mentre quella della chioma di ben 45 metri) che con i suoi 130 anni di età è stato adottato dal 1972 dalla multinazionale di componenti elettronici giapponese Hitachi, per promuovere la sua immagine nel mondo. L'Albero, meta sognata da tutti i giapponesi, si trova nelle isole Hawaii nei Moanalua Gardens a circa trenta minuti di macchina da Waikiki e per utilizzare i diritti della sua immagine l'Hitachi paga agli eredi di Samuel Mills Damon (divenuti proprietari dei giardini dopo che erano stati di proprietà della famiglia reale Kamehameha ) la somma di 400.000 dollari l'anno (fino al 2004 pagava però 20.000 dollari). L'Hitachi tree è un albero della pioggia (rain tree) o Monkey pod tree (albero del baccello della scimmia). Il suo nome botanico è Samanea saman (Jacq.) Merr. e fa parte della famiglia delle Fabaceae, una leguminosa quindi, che per forma delle foglie e dei fiori ricorda molto la "nostra" Albizia julibrissin. Il suo areale di provenienza è l' America centrale (Colombia, Venezuela, Perù , Messico) ed America del sud. Samanea infatti deriva da zamang, che vuol dire albero delle Mimosoideae in alcune lingue caraibiche del nord del Venezuela. Storico e di proporzioni eccezionali (ma è morto negli anni settanta) ) era il Saman chiamato Zamang del Guayre che tra il 1799 e il 1804 durante i suoi viaggi in America Centrale Alexander von Humboldt incontrò vicino Maracay in Venezuela, con una circonferenza della chioma che l'esploratore tedesco misurò in 180.8 m. Il nome albero della pioggia deriva invece da ben tre possibili motivi : le piccole foglie che si chiudono in giornate nuvolose (anche la sera, per riaprirsi con il sole) lasciando passare la pioggia sotto la chioma ombrosa; l'intensa melata prodotta dall'attività di alcuni insetti delle famiglia delle Cicadidae che si nutrono delle foglie; la caduta degli stami colorati dei fiori simili a piumini che fioriscono due volte l'anno a Maggio e a Novembre.
Se diversi sono stati i video realizzati in questi anni invariata invece è rimasta la canzone usata dal 1973 , una canzone oramai molto popolare che si chiama "Hitachi no ki". Postiamo il video con il testo giapponese e una possibile traduzione. La canzone è molto orecchiabile e facile da ripetere, proviamo ad impararla insieme? Per un albero così bello e importante penso che valga la pena, allora cantiamo tutti insieme : "Konoki nannoki kininaru ki" ...


Ecco il testo della canzone 
 Konoki nannoki kininaru ki - namaemoshiranai kidesukara namaemoshiranai kininarudeshou. Konoki nannoki kininaru ki - mitakotomonai kidesukara - mitakotomonai hanagasakudeshou. Konoki nannoki kininaru ki- minnagaatsumaru kidesukara- minnagaatsumaru miganarudeshou.
E questa una probabile traduzione (se ne avete una migliore mandatecela)
Quale albero è questo albero del quale prendersi cura? Un albero del quale conoscere il nome. Tu conosci il nome dell'albero? Un albero veramente strano. Gli alberi talvolta sono strani. Quale albero è questo del quale prendersi cura. Un albero che non avevo visto prima, il cui recinto non dovrebbe mai aver visto i suoi fiori.

giovedì 8 aprile 2010

Il Platanus orientalis
dei Giardini del Palazzo Topkapi

Riceviamo dal nostro socio Marco Bersacchi (che ringraziamo) queste stupende foto del Platanus orientalis che vive da quasi 600 anni, (potrebbe essere stato piantato tra il 1400 e il 1450), nei giardini del suntuoso Palazzo del Topkapi ad Istanbul. Topkapi , in turco vuol dire letteralmente "Porta del Cannone", ed era il nome di una porta del Serraglio,il Palazzo sultaniale ottomano di Costantinopoli (oggi Istanbul) che a partire dal 1700 diede il nome all'intero edificio. Il Topkapi splendido esempio di architettura orientale fu costruito tra il 1455 e il il 1458 sul sito dell'antico Palazzo imperiale bizantino. Cliccate questo link se volete saperne di più o fare una visita virtuale. Ecco le altre due foto del Platano monumentale.

Se avete foto di alberi particolarmente belli o straordinari che avete incontrato potete mandarle a amicideglialberi@hotmail.com e le pubblicheremo sul blog.
presenta
Sabato 17 Aprile 2010 ore 10.00
Giornata Nazionale del Giardino
indetta dall’UGAI (Unione Garden Club d’Italia)
Il Foro Romano
e il Laurus nobilis di Giacomo Boni
Sabato 17 aprile 2010 il Garden Club Giardino Romano celebra la Giornata Nazionale del Giardino indetta dall’UGAI – Unione Garden Club d’Italia - allo scopo di diffondere la importanza della cultura del Giardino e di sollecitare nella cittadinanza il rispetto per il verde pubblico . L’UGAI è un’Associazione ambientale riconosciuta con Decreto Ministero Ambiente n. 300/04 L. 8.7.86 n. 349, che riunisce Associazioni aventi la stessa finalità di diffusione e valorizzazione del verde. L’Unione racchiude circa quaranta Associazioni con oltre tremila soci e un numero di gran lunga superiore di amici e simpatizzanti. Ogni Garden club celebra la giornata del Giardino attraverso una volontà comune e associativa per proporre nell’ambito educativo quel rispetto e quella cultura del verde che comporta una informazione consapevole degli aspetti storici, artistici, ambientali e sociali con particolare riguardo per il verde cittadino, delle periferie, delle strade e dei luoghi pubblici. Molti Garden club si propongono nella Giornata Nazionale del Giardino, il restauro di giardini siti accanto alle scuole o ad edifici pubblici, ovvero visitando giardini pubblici o zone verdi con la partecipazione di Autorità e di cittadini.
Il tema proposto questo anno è
“Verde da salvare – alberi dimenticati nel nostro territorio”
Sabato 17 aprile alle ore 10.00 per celebrare questa giornata il Garden Club Giardino Romano provvederà: 1 - al ripristino di uno dei due Allori , Laurus nobilis, mancanti , piantati da Giacomo Boni (illustre archeologo e botanico che curò sapientemente il restauro delle vestigia del Foro e del Palatino) davanti alla Regia, ritenuta, secondo la tradizione, di Numa Pompilio, secondo Re di Roma. 2 – al ripristino di una rosa mancante, rispettando sempre le indicazioni di Giacomo Boni, davanti al Sacello delle Vestali. La partecipazione alla Giornata e l’ingresso all’area dei Fori sono gratuiti. Seguirà anche una visita al Foro e al Viridario.
Infoline

lunedì 5 aprile 2010

Trees
di Joyce Kilmer

Alfred Joyce Kilmer, giornalista, critico letterario di fede cattolica e poeta, nasce il 6 Dicembre del 1886 a New Brunswick nel New Jersey. Nel 1908 a 22 anni si sposa con Aline Murray, dalla quale ha cinque figli. Nel 1913 pubblica sulla rivista "Poetry" la poesia "Trees" che lo rende immediatamente popolare in tutta l'America e lo porterà l'anno successivo a pubblicare la raccolta "Trees and Other Poems". Partecipa alla prima guerra mondiale con l'Esercito Americano in qualità di Sergente in Francia dove, vicino il villaggio di Seringes, il 30 Luglio del 1918 a soli trentun'anni viene ucciso trafitto da una pallottola in testa. Pubblichiamo la sua poesia in versione originale e traduzione più il video "Trees" ispirato alla sua poesia, messa in musica da Fred Waring and his Pennsylvanians, e tratto dal film a cartoni animati di Walt Disney del 1948 "Melody time" uscito in Italia col titolo "Lo scrigno delle sette perle", un film a sette episodi, il quinto dei quali è proprio Trees.

I think that I shall never see
A poem lovely as a tree.
A tree whose hungry mouth is prest
Against the earth's sweet flowing breast;
A tree that looks at God all day,
And lifts her leafy arms to pray;
A tree that may in summer wear
A nest of robins in her hair;
Upon whose bosom snow has lain;
Who intimately lives with rain.
Poems are made by fools like me,
But only God can make a tree.
Penso che non vedrò mai una poesia bella come un albero. Un albero la cui bocca avida è premuta sul  petto fluido e dolce della terra; un albero che guarda Dio tutto il giorno, e alza le braccia di foglie per pregare; un albero che può d'estate portare un nido di pettirossi nella chioma; sul cui grembo la neve si è posata che vive in intimità con la pioggia. Le poesie son fatte da sciocchi come me, ma solo Dio può fare un albero.