sabato 12 marzo 2011

Horchat hai Caliptus
Eucalipteto
di Naomi Sapir Shemer

Naomi Sapir Shemer 13 Luglio 1930- 26 Giugno 2004

Torniamo a parlare di canzoni dedicate agli alberi. Oggi è la volta della canzone " Horchat hai caliptus" (Eucalipteto) scritta in lingua ebraica nel 1954 dalla cantante e compositrice israeliana Naomi Sapir Shemer , definita la first lady della canzone israeliana, scomparsa a settantatre anni nel 2004 ( Google le ha dedicato l'anno scorso un suo logo in occasione dell'ottantesimo anniversario della sua nascita). La canzone, dalla musica dolce e romantica, è dedicata a un boschetto di Eucalipti che vive sulle sponde del fiume Giordano e che nonostante il passare del tempo continua a vivere nel suo rispettoso silenzio. Per ascoltarla abbiamo scelto la versione della cantante israeliana Ishtar, voce leader del gruppo francese Alabina. Dopo il video potete leggere il testo originale e la nostra traduzione in italiano. Buon ascolto con lo stormire degli Eucalipti.

Horchat hai caliptus
Kshe ima bah ahena yafa utzeira mos az aha al give a bana hahait. Halfu haavivim hatzi meah avra vetaltalim halchu ciba beintaim. Aval al hof yarden kemo meumal lo kara. Ata adumia vegam ota ata horad. Horchat hai caliptus hagesher lasira vereah hamaluah al hamaim. Horchat Hai caliptus hagesher lasira vereah hamaluah al hamaim. Bashebil hine yoredet edat hatinoqot hem bayarden irsha shebu ragtaim. Elu hatinoqot kbar lambu mispor ish mihanearim oshim mishunaim.
Eucalipteto
Quando mia madre è venuta qui bella e giovane, mio padre le costruì una casa sulla collina e dopo quasi mezzo secolo grazie al passaggio di ogni primavera i riccioli dei suoi capelli biondo scuro si sono trasformati in argento. Eppure nelle sponde del Giordano è come se niente fosse cambiato, troverai lo stesso vecchio silenzio, lo scenario è ancora lo stesso: l’Eucalipteto, il ponte e il vecchio barcone e l'odore di aria salata sull’acqua. E non molto lontano dall’altra sponda del Giordano i cannoni hanno sparato e ruggito e la pace e tornata finalmente in estate. Ora tutti i piccoli bambini son cresciuti per diventare uomini e son tornati indietro per costruire case sulla collina.

Nessun commento: